LOMBRICHI E AMBIENTE

L’ESPERIENZA IN BREVE

L’ambiente naturale vicino a noi è Lombrico
continuamente modificato dagli animali.
Tra questi troviamo i lombrichi, presenti
in qualsiasi tipo di suolo dove ci sia un
po’ di materia organica che fornisca loro nutrimento. Li vediamo in genere quando la superficie del terreno è umida, oppure quando facciamo uno scavo. Capire cosa fanno, come modificano e trasformano l’ambiente in cui vivono non è immediato. Per osservarli, occorre trasferirli in un contenitore trasparente riempito di terra. È così possibile seguirli negli spostamenti, capire come mangiano e come si fanno strada tra le particelle di terra.
Possono essere osservati anche su una lastra di plexiglass in diverse condizioni (ad es., variando la direzione e la quantità di luce) in modo da comprendere come sono fatti e come reagiscono a diversi stimoli che li raggiungono.
È proprio vero che i lombrichi mangiano la terra? Respirano? Hanno un capo e una coda? Sono fatti da tanti pezzi uguali? Cosa lasciano al loro passaggio? Come riescono a modificare il suolo in cui vivono? Queste ed altre domande saranno l’occasione per discutere di un animale tanto comune, ma di cui non si sa proprio tutto.

OBIETTIVI

  • Conoscere le principali caratteristiche biologiche ed ecologiche dei lombrichi.
  • Comprendere il ruolo ecologico dei lombrichi all’interno dell’ecosistema suolo.
  • Conoscere le principali relazioni tra i lombrichi e le altre componenti ambientali.
  • Imparare a prendersi cura di organismi viventi e di predisporre e mantenere un ambiente adeguato
    alla loro sopravvivenza.

MATERIALE OCCORRENTE

2 lastre di plexiglass 50×50 cm (per costruire il contenitore dei lombrichi)
3 liste di legno di alt. 50 cm e vase 7×2 cm (per costruire il contenitore dei lombrichi)
25 chiodi di circa 1 cm (per costruire il contenitore dei lombrichi)
martello (per costruire il contenitore dei lombrichi)
3 tipi di terriccio (per riempire il contenitore dei lombrichi: sabbia grossolana, foglie secche e radici, torba bionda)
panno scuro (per coprire il contenitore dei lombrichi)
sottovaso rettangolare lungo 50-60 cm (per raccogliere l’acqua del contenitore dei lombrichi)
vanga piccola (per fare lo scavo dove cercare i lombrichi)
scatola (15×15 cm) con coperchio (per riporre i lombrichi oprelevati)
5 lastre di plexiglass 50×50 cm (per osservare i lombrichi)
5 lenti di ingrandimento 10x (per osservare i lombrichi)
5 spruzzette (per umidificare il terriccio e la pelle dei lombrichi)
5 lampade da libro o penne a led (per osservare i lombrichi)
matite colorate e fogli A4 (per disegnare il lombrico e i particolari osservati)
quaderno (uno per gruppo, per annotare le osservazioni)
ghiaia per acquari (per osservare la formazione di bollicine d’aria)
contenitore cilindrico trasparente (per osservare la formazione di bollicine d’aria)
5-6 lombrichi w 1/2 litro di terra (per osservare i lombrichi in terreno inzuppato d’acqua)

PREPARAZIONE DEL CONTENITORE

Utilizzando i chiodi e il martello fissa le due lastre di plexiglass alle listarelle di legno in modo da ottenere il contenitore riprodotto nell’immagine. Puoi eseguire il lavoro in classe, in modo che i ragazzi possano collaborare e seguire le diverse 
Terrario Lombrichifasi di preparazione.
Riempi il contenitore con strati di terriccio di diversa composizione che saranno poi mescolati dai lombrichi. Alla base metti la sabbia grossolana, poi la torba bionda ed infine il terriccio con radici e foglie, prelevato in un bosco. Lascia cinque o sei centimetri d’aria all’estremità superiore.
Poni il contenitore nel sottovaso.
Prevedi un’uscita di circa un’ora per cercare i lombrichi. Possono essere recuperati nelle compostiere o nel terreno (in quest’ultimo caso occorre fare uno scavo in un’aiuola, in un prato o in un bosco utilizzando una piccola vanga).
Fai prelevare cinque o sei grossi lombrichi, lunghi circa dieci centimetri e falli riporre in una piccola scatola con un po’ di terra umida. Fai forare il coperchio per lasciare entrare l’aria.
Una volta tornati a scuola, fai riporre i lombrichi nel contenitore preparato: posizionali in superficie e ricoprili con poco terriccio e foglie secche. Umidifica la terra con un po’ d’acqua usando la spruzzetta e copri il contenitore con il panno scuro.
Ogni giorno fai aggiungere ai ragazzi dell’acqua per non far seccare il terreno.
Di tanto in tanto, verso sera, fai mettere in superficie qualche foglia, bucce di mela o piccoli pezzi di frutta.

OSSERVAZIONE INDOOR

Organizza cinque gruppi di lavoro, ciascuno dei quali dovrà segnare sulTerrario Lombrichi 02
quaderno le proprie osservazioni.
Ogni giorno fai osservare il contenitore dei lombrichi e fai annotare i cambiamenti.
Fai osservare i movimenti dei lombrichi, le gallerie nelle quali si spostano e il rimescolamento degli strati di terra. Dopo qualche tempo non saranno quasi più distinguibili gli strati originari: il movimento dei lombrichi li avrà completamente mescolati. In questo modo anche tutti gli altri organismi risentiranno della presenza dei lombrichi, avendo a disposizioni un ambiente più omogeneo, dotato in tutte le sue parti delle stesse caratteristiche.
Ovviamente questo non è l’unico modo con cui modificano il suolo: quello che ingeriscono e che riemettono dopo averne tratto particelle organiche risulta anch’esso trasformato.

Preleva alcuni lombrichi dal contenitore(se si trovano in superficie), oppure nuovamente dal terreno o dalle compostiere per proporne l’osservazione sulla lastra di plexiglass.
Fornisci a ciascun gruppo il materiale per l’osservazione: la lastra di plexiglass, la lente d’ingrandimento, la lampada a libro e la spruzzetta.
Durante l’osservazione, fai mantenere sempre umido il lombrico con qualche goccia d’acqua per evitare che l’epidermide si asciughi.

Osservazione ad occhio nudo
Suggerisci di osservarne l’aspetto generale: forma, colore, dimensioni, ecc.
Fai stabilire il tipo di simmetria: sono presenti una porzione dorsale e una ventrale? In cosa consistono le differenze? È possibile individuare una porzione anteriore e una posteriore? In cosa consistono le differenze?
Fai fare sempre un confronto con altri animali.
Fai osservare il movimento del lombrico e suggerisci un confronto con quello noto di altri animali morfologicamente simili (es., bruchi, serpenti, ecc.). Fai mettere in relazione il movimento con l’ambiente in cui vivono questi animali.
Fai sottoporre il lombrico a stimoli diversi per esaminarne le reazioni. Per esempio, può essere toccato con le mani: come reagisce? Può essere girato “a pancia in su”: cosa fa?
Fai illuminare il lombrico sotto la luce diretta ripetendo l’osservazione diverse volte, in modo che sia illuminata solo la parte anteriore o solo quella posteriore. Come reagisce il lombrico nelle diverse situazioni?
Fai mettere il lombrico su un foglio di carta per osservare le differenze rispetto alle osservazioni con la lastra di plexiglass (si dovrebbe sentire il rumore delle setole, mentre si sposta).

Osservazione con la lente d’ingrandimento
Fai ripetere le stesse osservazioni con la lente d’ingrandimento, per mettere in evidenza particolari e strutture anatomiche non visibili ad occhio nudo. In particolare, fai osservare:
– i solchi trasversali che dividono il corpo in segmenti;
– la porzione anteriore del corpo (dove si trova la bocca);
– le setole che si trovano in ogni segmento.
Proponi anche l’osservazione dell’animale in trasparenza, per individuare le strutture interne e ipotizzarne le funzioni.

Disegno
Al termine delle osservazioni fai disegnare su un foglio A4, il lombrico osservato. Suggerisci di mettere in evidenza, con frecce e didascalie, il maggior numero possibile di particolari.
Ai margini del disegno fai annotare alcune osservazioni e ipotesi.

OSSERVAZIONI OUTDOOR

Le due attività (osservazioni dal vero e visione del film d’animazione) propongono due modi diversi di approcciarsi alla vita di un organismo vivente tanto antico; l’ideale sarebbe riuscire a integrarle tra loro.

Dopo gli acquazzoni, i lombrichi emergono in superficie e a volte sono così numerosi che è praticamente impossibile non notarli. Una breve escursione nel giardino della scuola o in prato vicino, quando piove o subito dopo un temporale, può dare l’idea del fenomeno.
Organizza l’uscita in un giorno adatto e invita i tuoi studenti a riflettere sul perché di tale situazione, ponendo una domanda simile a questa: perché dopo un acquazzone tutti i lombrichi, anche qui nel giardino della scuola, vengono in superficie? Raccogli le varie ipotesi che andranno poi discusse in classe, in seguito a semplici osservazioni.
Utilizza il contenitore cilindrico trasparente, fallo riempire con la ghiaia, quindi fai versare l’acqua fino a ricoprire completamente la ghiaia, facendo attenzione a cosa succede durante il processo.
Nell’acqua si formano bollicine che salgono verso la superficie: cosa contengono? Dalle discussioni dovrebbe emergere che si tratta di aria (solitamente trattenuta tra i frammenti che formano la ghiaia) e che le bollicine cessano quando tutta l’aria presente nelle cavità è stata sostituita dall’acqua.
Continua l’esperienza con un’osservazione in grande gruppo. Metti un po’ di terra (la stessa da cui sono stati prelevati i lombrichi) nello stesso contenitore cilindrico trasparente svuotato della ghiaia. Riponi cinque o sei lombrichi in superficie e spruzza poca acqua per umidificare il primo strato di terra. I lombrichi si fanno spazio tra i grumi di terra e scompaiono in profondità. Dopo qualche ora aggiungi acqua al contenitore, fino a ricoprire tutta la terra. Anche in questo caso si osserva la comparsa di bollicine (l’acqua sostituisce l’aria presente nel terreno) e dopo qualche istante il primo lombrico comincia a spuntare fuori dalla terra: perché i lombrichi salgono in superficie? La discussione dovrebbe far riflettere sull’esigenza dei lombrichi di respirare. In superficie trovano l’ossigeno, venuto a mancare o ridotto all’interno del terreno inzuppato d’acqua. Insieme ai ragazzi potrai così rispondere alla domanda iniziale: durante gli acquazzoni l’acqua, in poco tempo, occupa tutti gli spazi tra le particelle di terra, sostituendosi all’aria. I lombrichi salgono quindi in superficie per rifornirsi d’aria indispensabile per la loro vita.

LIBERARE I LOMBRICHI

Concluse le osservazioni, dopo un certo periodo di tempo, fai liberare i lombrichi nel loro ambiente naturale. Prima di fare ciò, raccogli un po’ alla volta la terra del contenitore nel sottovaso e fai cercare i lombrichi, suggerendo di manipolare il terriccio con delicatezza. Fai contare i lombrichi e fai verificare le dimensioni: sono aumentati di numero? Ce ne sono di più grandi o più piccoli? Si sono forse riprodotti? Fanno le uova? Si possono osservare a occhio nudo? Raccogli le ipotesi, le osservazioni e i commenti e discuti in grande gruppo quanto emerso.
Fai liberare i lombrichi in piccoli solchi di terra umida e ombreggiata.

TESTI CONSIGLIATI

C.P. HICKMAN et al., 2012. Diversità animale. McGraw-Hill.
Testi sulla lombricoltura.