BIODIVERSITA’ NEL PRATO

L’ESPERIENZA IN BREVE

La biodiversità, pur essendo un tema importante, è biodiversitàspesso trattato a scuola in modo semplicistico, attraverso definizioni non seguite da esperienze personali. Comunemente associamo la biodiversità a immagini emblematiche di foreste tropicali o barriere coralline, ma le idee a riguardo sono in genere confuse e denotano uno scarso interesse per l’argomento.
Studiare la biodiversità in un prato è un modo di vivere un’esperienza diretta in un ecosistema comune, facilmente raggiungibile ed utilizzabile come laboratorio didattico.
L’esperienza offre l’opportunità di vedere e quantificare la biodiversità in un prato naturale attraverso l’osservazione e lo studio delle specie erbacee che lo popolano.

OBIETTIVI

  • Riconoscere e quantificare la biodiversità di un prato.
  • Riconoscere che il prato è un vero e proprio ecosistema.
  • Conoscere le principali caratteristiche delle piante del prato.

MATERIALE OCCORRENTE

5 pezzi di spago linghi 1,8 m (per tracciare il transetto di 1,5 m)
10 bastoncini (per delimitare il transetto)
5 forbici (per prelevare le foglie)
buste di plastica da freezer (20×20 cm) (per mettere le foglie raccolte)
2 borse termiche (per mettere le buste di plastica on i campioni)
5 quaderni (per annotazioni durante l’attività in campo)
5 pennarelli indelebili (per contrassegnare le buste con le foglie raccolte)
frigorifero (eventualmente per conservare il materiale raccolto, fino al momento dell’osservazione)
5 lenti di ingrandimento 10x (per osservare le foglie)
matite colorate  (per disegnare alcune strutture osservate)
5 lamette (per sezionare il picciolo delle foglie)
manuali di riconoscimento delle piante (per il riconoscimento, vedi “manuali consigliati”)
carta millimetrata o programma Excel (per realizzare il grafico)
righello (per realizzare il grafico)

PREPARAZIONE DEI CAMPIONI

Scegli un prato in cui siano facilmente riconoscibili piante erbacee diverse. Il prato non deve essere coltivato a monocoltura (es., campo di mais, di frumento, ecc.) e non deve essere costantemente tagliato (es., giardino di casa). Alcuni tipi di prato sono: prato incolto di pianura, prato incolto di montagna, prato sulla sponda di un ruscello, di un fontanile o di un altro luogo d’acqua, prato al margine di una ferrovia, prato al margine di un bosco, prato posto su un pendio ripido oppure su una superficie pianeggiante, ecc.
Il prato deve essere sufficientemente esteso per organizzare il lavoro in piccoli gruppi (il materiale occorrente è indicato per cinque gruppi).
Il periodo migliore per svolgere l’esperienza è la primavera avanzata. Per osservare bene le foglie occorre prelevare anche fusti o porzioni degli stessi e riporli in contenitori che mantengono l’aria umida e fresca.
Vanno bene piccole buste di plastica tenute ben chiuse, che vanno riposte in una borsa termica.
Dopo la raccolta (che va fatta il giorno prima o il giorno stesso dell’osservazione) conserva i contenitori chiusi in frigorifero fino al momento dell’osservazione.
Anche durante l’attività ricordati di chiudere i contenitori, quando non utilizzati, perché alcune piante si disidratano con facilità.

ATTIVITA’ SUL CAMPO

Porta la classe nel luogo scelto e, dopo una breve perlustrazione, proponi una discussione in cui potrebbero emergere alcune caratteristiche del prato.
Si possono considerare: la diversità delle piante (se sembrano di tanti o pochi tipi), l’esposizione alla luce (luce diretta, ombra, penombra), la tipologia del terreno (sabbioso, pietroso, compatto, soffice, umido, secco, ricoperto di detriti vegetali e animali, ecc.), la distanza tra le piante, la pendenza, la presenza di avvallamenti, ecc.
Proponi la seguente domanda: tutte queste erbe sono dello stesso tipo? La domanda introduce il concetto di biodiversità specifica: nel prato ci sono piante appartenenti a diverse specie che si possono distinguere per alcune caratteristiche.
In base all’età e al percorso di studio dei tuoi studenti, valuta se introdurre il concetto di specie, oppure sostituiscilo con il termine “tipo”.
Prosegui la discussione con una seconda domanda: ci sono differenze tra piante dello stesso tipo? Porta a capire che le differenze sono nel numero delle foglie, nella crescita (alcune sono fiorite, altre non lo sono), nelle dimensioni; inoltre, fai osservare che è praticamente impossibile trovare due foglie o fiori perfettamente identici.
Forma i gruppi e suggerisci ad ognuno di scrivere la descrizione del prato sul quaderno di campo. La descrizione sarà poi riportata nella scheda di osservazione del prato.
Assegna ad ogni gruppo il materiale per tracciare il transetto: un pezzo di spago e due bastoncini. Ogni gruppo, dopo aver scelto un’area che sia rappresentativa del prato, deve tendere lo spago, legato ai legnetti, in modo da ottenere un transetto di 1,5 m.
Il lavoro consiste nell’individuare singoli tipi di piante presenti alla distanza di meno di 3 cm dallo spago e nell’assegnare a ciascuno un nome di fantasia in base a come ha le foglie. Bisogna, inoltre, prelevare cinque foglie da ogni tipo individuato inserendole subito nelle buste di plastica (che vanno riposte in una borsa termica) per il riconoscimento che avverrà in classe. Occorre una busta per ogni tipo, che deve essere contrassegnata da un’etichetta con il nome di fantasia e la sigla del gruppo.
È anche possibile fare delle fotografie per il riconoscimento delle piante.
Per capire inoltre come sono distribuite le piante lungo il transetto, suggerisci di contare il numero di piante per ogni tipo individuato. Con i dati ottenuti fai costruire una tabella di due colonne (tipo e n. di piante).

ATTIVITA’ IN CLASSE

Organizza l’osservazione “botanica” delle foglie seguendo queste indicazioni.

foglie semplici o composte: foglie semplici quando è presente una gemma alla base di ogni picciolo, composte quando è presente solo una gemma alla base del picciolo “principale”;
lunghezza del picciolo: più lungo della lamina della foglia, più corto, di lunghezza paragonabile, altro;
forma della sezione trasversale del picciolo: circolare, quadrata, ovale, altro;
forma della lamina fogliare: a forma di cuore, a forma di punta di lancia, ovale, altro;
tipo di margine della foglia: liscio, lobato, seghettato, dentato, altro;
nervature: parallele tra di loro oppure ramificate in vario modo;
presenza di peli: presenti solo sulla pagina superiore, solo su quella inferiore, su entrambe, prevalentemente lungo le nervature, altro;

La lente d’ingrandimento ed eventualmente i manuali possono essere d’aiuto. Le descrizioni devono essere il più possibile personalizzate (per esempio: la foglia è a forma di…; il margine presenta tanti dentelli come quelli…; la disposizione delle nervature mi ricorda…).
Fai inserire le osservazioni, arricchite con eventuali disegni o fotografie, nella tabella “Le foglie delle piante del prato”.
Al termine delle osservazioni delle foglie, fai riconoscere le piante a cui appartengono, attraverso i manuali.
Di ogni pianta riconosciuta fai riportare il nome comune che va inserito nella tabella.
Con i dati delle tabelle sulla distribuzione delle piante, fai realizzare dei grafici a barre con la carta millimetrata. In ascissa vanno posizionati i tipi di piante (indicandoli con il nome di fantasia assegnato alle relative foglie) e in ordinata il numero di individui trovati per ogni tipo. Ogni gruppo dovrà incollare la propria tabella e il grafico sulla “scheda di osservazione del prato”.
Organizza una discussione per interpretare e confrontare i grafici. Considera: il numero totale di piante, il numero di tipi, la densità delle piante, i tipi più comuni, ecc. Puoi, inoltre, portare gli studenti a capire l’importanza di campionare e organizzare i dati con un criterio uniforme, per poter fare un confronto.
Fai scrivere a ciascun gruppo un commento al grafico e le differenze principali con i grafici degli altri gruppi.

MANUALI CONSIGLIATI

Esempi di manuali che riportano la morfologia delle foglie:
J. R. PRESS et AL., 1981. Guida pratica ai fiori spontanei in Italia. Reader’s Digest.
T. SCHAUER, C. CASPARI, 1987. Guida all’identificazione delle piante. Zanichelli.
M. PANDOLFI, R. SANTOLINI, 1987. 300 piante fiori e animali. Franco Muzzio Editore.
L. BREMNESS, 1995. Erbe. Fabbri Editore.

SCHEDE