DISPERSIONE DEI SEMI
L’ESPERIENZA IN BREVE
Dall’osservazione di frutti e semi di piante comuni (di prati, incolti, boschi, giardini e parchi) è possibile scoprire alcune delle strategie che le piante utilizzano per “disperdere” i propri semi. Un modo quindi per conquistare nuovi luoghi in cui crescere.
Se si prendono in considerazione forme, colori, peso, consistenza, presenza di peli e altre strutture particolari, è possibile fare ipotesi sulle modalità di dispersione dei semi per ogni campione osservato.
Raccogliendo campioni in tempi successivi è, inoltre, possibile confrontare una significativa quantità di semi e frutti e osservare i cambiamenti che avvengono in una stessa pianta.
Studiare frutti e semi può essere anche l’occasione per capire come è fatto un fiore, come si formano questi importanti organi e come avviene la riproduzione nelle piante.
OBIETTIVI
- Conoscere le principali caratteristiche di frutti e semi.
- Comprendere le diverse strategie di dispersione.
- Riflettere sul ruolo ecologico della dispersione.
MATERIALE OCCORRENTE
3 scatole di cartone di circa 30×20 cm | (per mettere le buste con i campioni) |
buste di carta di circa 15×15 cm | (per raccogliere i campioni) |
7 pennarelli indelebili | (per etichettare le buste di carta) |
7 forbici | (per prelevare i campioni) |
7 lenti di ingrandimento 10x | (per osservazioni dei campioni) |
1 bacinella di plastica di circa 60x40x40 cm | (per osservazione dei campioni nell’acqua) |
righello | (per misurare i campioni) |
manuali di riconoscimento delle piante | (per il riconoscimento, vedi “manuali consigliati”) |
alcune fotocamere digitali | (eventualmente per fotografare semi e frutti) |
stereomicroscopio | (opzionale, per eventuali osservazioni approfondite) |
fogli da disegno | (per rappresentare frutti e semi osservati) |
matite colorate | (per rappresentare frutti e semi osservati) |
lembo di pelliccia | (per simulare la dispersione con il pelo degli animali) |
PREPARAZIONE DEI CAMPIONI
Scegli uno o più luoghi con specie di piante diverse (erbacee, cespugli e alberi), adatto/i a organizzare il lavoro in piccoli gruppi (il materiale occorrente è indicato per sette gruppi). Il periodo migliore per ricercare frutti e semi è la primavera avanzata. Per la raccolta dei campioni vanno bene piccole buste di carta, che non trattengono l’umidità e consentono una buona conservazione, evitando la crescita di muffe e batteri.
Ogni busta dovrà contenere i frutti e i semi di un solo tipo di pianta (di un’unica specie). I semi a volte non si vedono perché sono contenuti nei frutti, sono caduti a terra, sono volati via, ecc. In questo caso, raccogli comunque i frutti per poterli esaminare in classe. Raccogliendo un certo numero di frutti e semi si possono cogliere le variazioni individuali di forma, dimensioni, colore, ecc.
Etichetta accuratamente ogni busta, riportando: un numero progressivo (ad es., sempre in alto a sinistra), la sigla del gruppo, data e luogo di raccolta, ambiente (prato, bosco, cespuglieto, ecc.), e il nome di fantasia del frutto o del seme. Il nome comune della pianta sarà assegnato in un secondo momento, dopo aver consultato i manuali. I frutti succosi come le ciliegie, le prugne, i frutti dei sambuchi, ecc., si deteriorano velocemente: tieni quindi presente che non possono essere conservati a lungo. Completata la raccolta, riponi le buste in una scatola di cartone, in modo da non schiacciarle. Puoi anche scattare fotografie da
associare alle buste: prima fai una foto alla busta completa di etichetta e successivamente una o più fotografie della pianta di cui sono stati raccolti frutti e semi.
ATTIVITA’ SUL CAMPO
Porta la classe nel luogo di raccolta e discuti in grande gruppo come si possono riconoscere frutti e semi.
Forma piccoli gruppi di lavoro e distribuisci ad ognuno le buste di carta per la raccolta e i pennarelli per
contrassegnarle.
Completato il lavoro di raccolta e l’etichettatura, fai riporre le buste nelle scatole di cartone che andranno
utilizzate in classe. Nel caso si siano osservate piante ancora in fiore, sarà possibile tornare nel luogo scelto
in momenti successivi per cercare eventuali nuovi frutti e semi che andranno a completare la collezione.
Nella tabella “Esempi di piante per la raccolta” è presente un elenco di specie diffuse in ambienti naturali
comuni, i cui frutti e semi possono essere facilmente raccolti. Le piante sono riconoscibili anche attraverso i
manuali proposti.
Esempi di piante per la raccolta
Modalità di dispersione e forma di frutti e semi |
nome scientifico | nome comune |
VENTO con strutture alate dei frutti |
Fraxinus sp. | Frassino |
Acer sp. | Acero | |
Carpinus sp. | Carpino | |
Tilia sp. | Tiglio | |
Ulmum sp. | Olmo | |
Betula sp. | Betulla | |
Clematis sp. | Vitalba | |
VENTO con strutture “a paracadute” di frutti o semi |
Taraxacum sp. | Tarassaco |
Hieracium sp. | Ieracio | |
Senecio sp. | Senecio | |
Epilobium sp. | Epilobio | |
Salix sp. | Salice | |
Populus sp. | Pioppo | |
Centaurea sp. | Centaurea | |
ANIMALI con frutti polposi e succosi, ingeriti e i cui semi sono poi espulsi |
Crataegus sp. | Biancospino |
Rosa sp. | Rosa | |
Sorbus sp. | Sorbo | |
Eunimus europaeus | Fusaggine | |
Prunus avium | Ciliegio | |
Prunus spinosa | Prugnolo | |
Rubus sp. | Rovo | |
Sambucus sp. | Sambuco | |
Cornus sp. | Corniolo | |
Ligustrum sp. | Ligustro | |
ANIMALI con strutture di semi e frutti che si attaccano alla pelliccia o al piomaggio |
Bidens sp. | Forbicina |
Galium aparine | Attaccavesti | |
Daucus carota | Carota selvatica | |
Dipsacus sativa | Cardo | |
Arctiuim lappa | bardana | |
Geum urbanum | Ambretta | |
Anthriscus caucalis | Lappola | |
Torilis japonica | Prezzemolo delle siepi | |
ANIMALI con escrescenze appicicose dei semi di cui si cibano le formiche |
Viola sp. | Viola |
Chelidonium majus | Celidonia | |
Veronica hederifolia | Veronica a foglie d’edera | |
Euphorbia dulcis | Euforbia bitorzoluta | |
GRAVITA’ con semi e frutti che rotolano sul terreno |
Castanea sativa | Castagno |
Quercus robur | Quercia | |
Fagus sylvatica | Faggio | |
Corylus avellana | Nocciolo | |
ACQUA | Ninphea sp. | Ninfea |
Iris sp. | Iris d’acqua | |
Cocos nucifera | Noce di cocco | |
ESPLOSIONE dei frutti |
Cardamine pratensis | Crescione dei prati |
Arabis hirsuta | Pelosella | |
Impatiens sp. | Non mi toccare | |
Geranium sp. | Geranio | |
Erodium cicutarium | Cicutaria |
ATTIVITA’ IN CLASSE
Forma piccoli gruppi (non più di sette) e assegna il materiale da osservare (lo stesso per ogni gruppo).
Fai analizzare semi e frutti ad occhio nudo, con la lente d’ingrandimento ed eventualmente con lo stereomicroscopio. Fai disegnare quanto si osserva (per favorire l’osservazione) e fai aggiungere al disegno il nome di fantasia precedentemente assegnato e una descrizione personale delle strutture osservate (peli, uncini rigonfiamenti, parti succose, che si staccano, ecc.).
Chiedi quali vantaggi potrebbero avere le piante nello sviluppare certe strutture. Raccogli le ipotesi in modo che possano essere discusse in grande gruppo.
Obiettivo della discussione è far emergere che i semi si allontanano dai propri genitori, e lo fanno in modi diversi. Le ipotesi iniziali possono essere quindi riviste e corrette.
Per provare a far verificare le ipotesi aiuta i gruppi a simulare alcune situazioni che si verificano in natura durante la dispersione: sarà utile fare piccole prove pratiche, come soffiare su un frutto o un seme, lasciarlo cadere da una certa altezza, immergerlo in acqua, posizionarlo in cima a un piano inclinato, sfiorarlo con un lembo di pelliccia, ecc.
Alla fine delle osservazioni fai ordinare semi e frutti secondo criteri stabiliti insieme: ad esempio fai raggruppare tutti quelli che volano, che rotolano, che si appiccicano, che hanno colori appariscenti, profumi intensi, ecc.
Quando i raggruppamenti sono stati completati, fai verificare in grande gruppo le vere modalità di dispersione, con l’aiuto dei manuali consigliati e la tabella “Esempi di piante per la raccolta”.
Fai aggiungere ai disegni le ipotesi iniziali e fai scrivere se si sono rivelate corrette; eventualmente fai riportare la vera modalità di dispersione discussa insieme.
MANUALI CONSIGLIATI
Esempi di manuali:
J. R. PRESS et AL., 1981. Guida pratica ai fiori spontanei in Italia. Reader’s Digest.
E. HARRIS, J. HARRIS, 1981. Guida agli alberi e arbusti in Italia. Reader’s Digest.
T. SCHAUER, C. CASPARI, 1987. Guida all’identificazione delle piante. Zanichelli.
M. PANDOLFI, R. SANTOLINI, 1987. 300 piante fiori e animali. Franco Muzzio Editore.