L’esperienza dei diorami
Pochi conoscono ecosistemi lontani che, forse proprio per questo, appaiono attraenti e densi di meraviglie, ma la loro immagine svanisce dopo pochissimo tempo. Si invoca la conservazione di foreste tropicali o barriere coralline, ma pochi conoscono veramente questi ambienti naturali. Proporne una conoscenza anche limitata, favorirebbe il senso di responsabilità, visto che tutti gli uomini sulla terra sono legati agli ambienti del pianeta in modo globale.
E se si devono proteggere gli ambienti naturali lo si deve fare anche da lontano.
Non era esattamente questo l’obiettivo dei primi diorami sorti quasi 2 secoli fa in alcuni dei più importanti musei del mondo. Allora si voleva farne delle rappresentazioni “colte” destinate a studiosi e a un pubblico molto selezionato ed esigente. Oggi in tutti i principali musei del mondo che li possiedono, il principale obiettivo della visita ai diorami consiste proprio nel favorire un’immersione profonda e nel promuovere una fruizione attiva. Spesso tuttavia le metodologie non seguono le indicazioni delle linee di ricerca in educazione ala sostenibilità, spesso sono adottate senza competenze specifiche nel campo dell’educazione rischiando di non raggiungere gli obiettivi prefissati.