LE SABBIE

L’ESPERIENZA IN BREVE

L’osservazione di sabbie, di diversa formazione e provenienza, è un’occasione per conoscerne aspetti su cui in genere non ci si sofferma: colore, forma, composizione… L’idea di fondo di questa esperienza consiste nell’osservare le sabbie da un punto di vista diverso, con un’attenzione rivolta a coglierne gli elementi che le accomunano e quelli invece che le differenziano.

OBIETTIVI

  • Individuare e riconoscere la componente abiotica e biotica delle sabbie, a partire dall’esplorazione sensoriale.
  • Confrontare le diverse sabbie e riconoscerne le differenze e le analogie.
  • Osservare con attenzione i dettagli, utilizzando gli strumenti messi a disposizione.
  • Formulare ipotesi e fornire spiegazioni su quanto osservato, anche mediante il confronto con i compagni.
  • Raccogliere i dati delle osservazioni e produrre una documentazione del lavoro svolto.

MATERIALE OCCORRENTE

contenitori bassi e larghi (vassoi o vaschette) (per mantenere le sabbie durante le osservazioni)
contenitori trasparenti e piatti
(custodie dei CD, DVD oppure capsule Petri)
(per contenere piccoli quantitativi di sabbia da osservare “da vicino”)
coperchi di barattoli di 3-4cm di diametro (per svolgere l’esperienza con l’aceto)
fogli di carta bianchi e di carta neri (per osservare le sabbie di colore scuro e chiaro)
cucchiaio (per raccogliere e versare le sabbie)
bilancia di precisione (per misurare la densità)
contenitore graduato (per misurare la densità e il volume)
acqua (per misurare il volume)
pinzette (per separare e raccogliere diversi elementi delle sabbie)
cucchiaino da caffè (per misurare la quantità di aceto)
aceto bianco (per svolgere l’esperienza sulla composizione delle sabbie)
lente di ingrandimento
(se a disposizione, un microscopio)
(per osservare i particolari delle sabbie)
lampada da lettura o piccola torcia (per illuminare le sabbie)
setacci, colini o reticelle con maglie di diverso diametro (massimo 2mm) (per separare i granuli di sabbia in base alle dimensioni)
fogli da disegno (bianchi o neri) (per il disegno finale)
colla liquida trasparente (per il disegno finale)

PREPARAZIONE INIZIALE

Procurati le sabbie da luoghi diversi (ad es. mare, rive di laghi, fiumi, pendici vulcaniche, depositi dei ghiacciai) coinvolgendo gli studenti che le potranno raccogliere in vacanza. L’ideale sarebbe riuscire a recuperare sabbie molto diverse tra loro. Occorrono almeno 250 gr di sabbia per tipo. Una volta prelevate, le sabbie vanno fatte asciugare all’aria. 
Prima di proporre l’attività alla classe, sperimentala in prima persona: in questo modo potrai rilevare eventuali difficoltà e adattarla in base ai tuoi interessi e alle caratteristiche della classe.
Se prevedi di suddividere gli studenti in piccoli gruppi di lavoro, fai in modo che ciascuno di essi possa osservare almeno 3 tipi di sabbie diverse. 
Per favorire il confronto tra i ragazzi e facilitare le discussioni collettive, suggerisci di raccogliere le osservazioni in tabelle di facile lettura (esempi nelle Tabelle per le osservazioni).
Chiedi inoltre di documentare il lavoro con disegni e fotografie: questi consentiranno di tenere memoria di quanto fatto. Tutti i prodotti realizzati, inoltre, costituiranno per te importanti strumenti di valutazione.

ATTIVITA’ IN CLASSE

Prima di iniziare l’osservazione raccogli le idee degli studenti sull’argomento, formulando alcune domande: cos’è la sabbia? Di che cosa è fatta la sabbia? Immagina di prenderne una manciata: cosa potrebbe contenere?
Chiedi di farne un disegno e di aggiungere delle didascalie che ne illustrino meglio le caratteristiche.
Inizialmente proponi l’osservazione delle sabbie ad occhio nudo, proponendo alcune domande: come le descriveresti? Qual è il colore prevalente? Riesci ad individuare altri colori? I colori sono associati a granelli particolari oppure sono uniformemente distribuiti?
Proponi anche un’esplorazione tattile: suggerisci ai ragazzi di strofinarne un po’ tra i palmi delle mani e di descrivere la sensazione provata, per es. “di materiale abrasivo”, “di polvere” …
Suggerisci di chiudere gli occhi e di continuare a manipolare la sabbia cercando di determinare di determinare la presenza di granelli di diversa forma e dimensione o di altri materiali (es. frammenti di conchiglie, di legnetti…)?
Fai proseguire l’osservazione delle sabbie ad occhio nudo e consiglia di prendere nota di tutti gli elementi che riescono ad individuare (vedi Tabelle per le osservazioni).
Proponi a questo punto di utilizzare la lente d’ingrandimento (oppure, se disponibile, lo stereomicroscopio) per osservare i granelli, prendendone in considerazione la forma, il colore, le dimensioni, la levigatura, la lucentezza, la trasparenza… invita gli studenti a identificare il maggior numero di materiali (frammenti di conchiglie, ecc.).
Suggerisci alcune esperienze per far emergere la diversità tra le sabbie. Puoi fa separare i granelli per colore (se sufficientemente grandi), oppure per dimensioni, passando un quantitativo costante di sabbia ai diversi setacci (vedi “qualche suggerimento pratico”).
Con una bilancia di precisione fai pesare ai ragazzi un preciso volume di sabbia (riempiendo un contenitore graduato) per ottenere un valore approssimativo della densità (ad es. le sabbie vulcaniche sono molto leggere rispetto ad altri tipi di sabbia). Prova inoltre a far calcolare con precisione il volume di una manciata di sabbia mettendola in un contenitore graduato in cui prima è stato messo un preciso quantitativo d’acqua. In questo modo è possibile capire qual è il volume d’aria o acqua tra i granelli di sabbie diverse.
Puoi suggerire, inoltre, di separare i granelli dai materiali provenienti da organismi viventi, per esempio gusci e legnetti. In questo modo i ragazzi otterranno delle frazioni omogenee per colore, per forma, per tipo di materiale… e potranno rendersi conto della diversità di elementi all’interno della stessa sabbia e della diversità tra le sabbie provenienti da luoghi differenti. 
Un’ulteriore esperienza riguarda la composizione delle sabbie: proponendo di farle reagire con l’aceto puoi fare emergere il fatto che alcune di esse contengono componenti di natura calcarea (quelle che reagiscono). Chiedi agli studenti di osservare nell’immediato (appena aggiunto l’aceto) e di documentare, se possibile, con un video o una fotografia. Dopo circa mezz’ora dall’inizio della reazione proponi alcune domande: il loro aspetto è cambiato oppure è rimasto invariato? Confronta le sabbie: quali hanno reagito allo stesso modo? Quali altre caratteristiche hanno in comune queste sabbie?
Per concludere il lavoro proponi alcune domande per eventuali approfondimenti e ricerche: Perché con la sabbia si possono realizzare castelli o altre costruzioni mentre con granelli più grossi non è possibile? Perché dalla sabbia si possono formare le rocce? Cosa si può fare con la sabbia? Immagina la storia di un granellino di sabbia…
Al termine dell’esplorazione i ragazzi possono utilizzare le sabbie per fare un disegno, servendosi dei fogli bianchi o colorati e della colla liquida. Possono tracciare contorni oppure per riempire spazi, tenendo separati colori diversi oppure mescolandoli.

QUALCHE SUGGERIMENTO PRATICO

TABELLE PER LE OSSERVAZIONI