VITA DI GRUPPO NEL FORMICAIO

L’ESPERIENZA IN BREVE

formicheGli animali molto piccoli e comuni, in genere, non suscitano grande interesse. Le formiche, ad esempio, ci accompagnano praticamente ovunque: in giardino, sul balcone, in un prato, ecc. Tuttavia, le notiamo soltanto se insidiano il nostro cibo. Raramente ci soffermiamo a osservarle con attenzione e i numerosi aspetti della loro vita inevitabilmente ci sfuggono. La complessità di un formicaio è qualcosa di sorprendente: le formiche comunicano, si spostano in modo organizzato, seguono regole precise e collaborano per allevare le larve, per procurarsi il cibo, per difendersi dai nemici e per svolgere molti altri compiti. Avvicinarsi a un formicaio e comprenderne la struttura e le dinamiche dei suoi abitanti è un’esperienza emozionante, anche se tutto ciò che si svolge al suo interno è difficile da osservare. L’esperienza che proponiamo è pensata per costruire un formicaio artificialmente e prendersene cura. Ovviamente sarà un po’ speciale: sarà realizzato in un contenitore trasparente per consentire le osservazioni.
Il rapporto diretto e continuativo con le formiche avvicinerà gli osservatori a un mondo affascinante con molte analogie alla società altamente complessa in cui viviamo.

OBIETTIVI

  • Comprendere la struttura, le dinamiche, l’organizzazione sociale di un formicaio.
  • Conoscere le principali caratteristiche biologiche ed ecologiche delle formiche.
  • Imparare a prendersi cura di organismi viventi e di predisporre e mantenere un ambiente adeguato alla loro sopravvivenza.

MATERIALE OCCORRENTE

barattolo di vetro grande (per costruire il formicaio)
barattolo di vetro piccolo (per costruire il formicaio)
sabbia (per costruire il formicaio)
terra poco compatta (per costruire il formicaio)
garza ed elastico (per chiudere l’apertura del formicaio)
telo e nastro nero (per coprire il formicaio)
zucchero (per nutrire le formiche)
acqua (per idratare la terra e le formiche)
nebulizzatore (per umidificare il terriccio)
pipetta Pasteur (per fornire acqua e zucchero in quantità controllata)
20-25 formiche della stessa colonia (per avviare il formicaio)
formica regina (per osservare la riproduzioone delle formiche e dare avvio a una nuova colonia)
scatola (15x15cm) con coperchio (per raccogliere e trasportare le formiche)
pane grattato (per nutrire le formiche)
matite colorate e fogli A4 (per disegnare le formiche e i particolari osservati)
quaderno (uno per gruppo, per annotare le osservazioni)
testi di riferimento (per approfondimenti sulle formiche)

PREPARAZIONE DEL FORMICAIO

Il barattolo piccolo deve entrare perfettamente in quello grande e, una volta inserito, deve avere 2-3 cm di aria sopra di sé. La terra e le formiche dovranno essere collocate nello spazio tra i due barattoli: quello piccolo serve quindi per lasciare dello spazio vuoto nel mezzo, in modo che le formiche costruiscano tunnel e depositino le uova vicino al bordo esterno, in punti maggiormente visibili.
Chiudi il barattolo piccolo con il coperchio, posizionalo al centro di quello grande fissandolo con un po’ di colla sul fondo.
Mescola una parte di sabbia e due di terra leggera e un po’ umida. Fai attenzione a non inzuppare il miscuglio: l’acqua potrebbe spingere l’aria, intrappolata nei pori del terriccio, in superficie, privando il terreno di ossigeno. Non compattare il materiale, così da consentire alle formiche di rimuoverlo piuttosto facilmente. 
Riempi con il miscuglio ottenuto lo spazio tra i due barattoli.
Prevedi un’uscita con i ragazzi di circa un’ora per cercare le formiche, facendo tu prima un sopralluogo per accertarti della presenza di formicai. Ci sono molte specie di formiche e non tutte hanno l’abitudine di costruire il proprio formicaio nel terreno. Alcune prediligono il legno degradato e le scorze degli alberi. Un prato non sfalciato è sicuramente un buon posto per trovare un formicaio. Spesso le formiche costruiscono le proprie abitazioni intorno a cespi d’erba, a ridosso di piccoli arbusti, vicino a radici che emergono dal terreno o sotto a grosse pietre. Le radici delle piante, oltre a drenare l’acqua, possono servire da vie d’accesso preferenziali al formicaio; le pietre costituisco un ottimo riparo dalla pioggia e i fusti delle piante possono condurre a fonti di cibo facilmente raggiungibili.
È importante scegliere formiche tutte di una stessa specie, che costruiscono il formicaio nel terreno. Alcuni indizi possono essere di aiuto: le formiche che entrano nel formicaio portando delle provviste appartengono con buona probabilità alla stessa colonia così come le formiche che escono dal formicaio senza essere prese d’assalto da altre formiche.

Per dare avvio a una nuova colonia occorre includere una regina che ha il compito di deporre le uova.
Trovarne una potrebbe essere piuttosto difficile, inoltre, prelevarla da un formicaio significherebbe compromettere la vita dell’intera colonia.
È comunque possibile catturarne una seguendo alcuni consigli:
scegliere con cura il periodo dell’accoppiamento (da fine primavera fino a settembre o ottobre nei posti più caldi);
sfruttare il periodo precedente o siccessivo a un temporale estivo (il cambio di pressione atmosferica influisce sull’uscita delle regine);
sollevare pietre o rami in zone umide e calde;
controllare nei pressi di formicai già formati;
(armarsi di pazienza e avere un pizzico di fortuna).
Senza regina le formiche, non si riprodurranno e termineranno il proprio ciclo di vita in qualche settimana.
Una soluzione più semplice per dare avvio alla colonia è quella di procurarsi un kit con la regina. Un sito affidabile per ordinarne uno è https://www.antstore.net .

Dopo la preparazione del formicaio e il sopralluogo, dai avvio alla ricerca sul campo: dove andreste a cercare le formiche? E il formicaio? Di cosa hanno bisogno le formiche per costruire il formicaio? Come si fa a essere sicuri che siano tutte della stessa specie? Se il concetto di specie non è acquisito, puoi riferirti a formiche “della stessa colonia”.
Dopo aver discusso le domande in gruppo, organizza il prelievo delle formiche, accertandoti che siano state individuate in modo corretto. Fai riporre un po’ di terra umida in una piccola scatola e assicurati che il coperchio sia forato per consentire l’ingresso di un po’ d’aria. Puoi suggerire di catturarle facendole salire su una striscia di carta.
Una volta giunti a scuola, riponi le formiche nello spazio tra i due barattoli e poni poche gocce di acqua zuccherata sulla superficie del miscuglio di terra e sabbia, coprendo l’apertura del barattolo grande con la garza ben fissata con l’elastico. Quando non proponi le osservazioni, oscura il tutto con un telo nero per non far filtrare la luce. 
Riserva in laboratorio o in classe uno spazio per il formicaio, per ciò che serve per la cura delle formiche e per la consultazione di materiale informativo sulle formiche (libri presi in biblioteca, ecc.). Scegli un luogo ombreggiato e in cui ci siano pochi sbalzi di temperatura.
Stabilisci alcune regole per la cura quotidiana del formicaio, assegnando dei compiti in modo che ognuno possa collaborare. Le regole per la cura del formicaio possono essere discusse insieme: possiamo fare qualcosa per fare stare bene le nostre formiche? Porta i ragazzi a ragionare sul fatto che ogni organismo vivente è un sistema complesso che scambia materiali ed energia con l’esterno, che interagisce con l’ambiente, che è un sistema flessibile che resiste a piccole variazioni delle condizioni ambientali, ecc.
È importante che all’interno del formicaio non manchino mai acqua e cibo. Il terriccio deve essere sempre un po’ umido anche all’interno: di tanto in tanto spruzzalo con il nebulizzatore. Una pipetta può essere d’aiuto per mettere qualche goccia d’acqua zuccherata sulla superficie del terriccio sabbioso (operazione che deve essere fatta ogni giorno). Anche la scelta del cibo da fornire alle formiche può essere discussa insieme ai ragazzi. Introduci la seguente domanda: secondo voi, cosa mangiano le formiche? Prendi nota delle risposte e prova a farle verificare. Le formiche si nutrono di semi, frutti, funghi, insetti (comprese altre formiche), resti di animali, secrezioni zuccherine di varie piante, melata di afidi, ecc. Ogni specie ha un tipo di alimentazione, ma tutte “gradiscono” l’acqua zuccherata, che può essere fornita con la pipetta.
A intervalli di qualche giorno si possono fornire piccole quantità di altri cibi (tra cui il pane grattato), osservando il comportamento delle formiche. In questo caso, concorda prima il tipo di cibo. Fai molta attenzione alla quantità introdotta: le sostanze organiche, se in eccesso, possono favorire la formazione delle muffe.

OSSERVAZIONE DELLE FORMICHE

Prevedi ogni giorno un momento per osservare ciò che succede nel contenitore. Organizza piccoli gruppi di lavoro, ciascuno dei quali dovrà annotare sul quaderno le proprie osservazioni.
Prima di togliere il telo nero, raccogli le ipotesi su ciò che potrebbe essere accaduto (dopo qualche giorno le formiche inizieranno a rimuovere il terriccio e a costruire il nido, formando gallerie visibili in parte dall’esterno).
Fai osservare la forma delle formiche : da quante parti sono fatte? Hanno tutte lo stesso numero di zampe? 
Fai confrontare il modo in cui si muovono con quello di altri insetti e ragni e fai mettere in relazione il movimento con l’ambiente in cui vivono questi animali. Allo scopo, puoi mostrare dei video cercati in Internet.
Fai osservare anche come interagiscono, come prendono il cibo, come trasportano i materiali, ecc.
Chiedi se sono state fatte nuove scoperte e prendi spunto dalle risposte per far emergere ipotesi su come le formiche comunicano, si organizzano nella colonia, si riproducono, ecc.
Fai allegare al quaderno i disegni delle formiche osservate dal vetro del formicaio e suggerisci di mettere in evidenza, con frecce e didascalie, il maggior numero possibile di particolari. Fai anche annotare le osservazioni, le ipotesi personali e ciò che è emerso dal confronto di gruppo.

VISIONE DI UN FILM DI ANIMAZIONE

Proponi la visione di un film d’animazione, ad esempio “Z la Formica”; scegli un estratto e chiedi di commentarlo in modo critico, alla luce di quanto acquisito sulle osservazioni del formicaio. Fai mettere in evidenza quali aspetti biologici sono stati mantenuti e quali invece sono stati stravolti.

Le due attività (osservazioni dal vero e visione del film d’animazione) propongono due modi diversi di approcciarsi alla vita di un organismo vivente tanto antico; l’ideale sarebbe riuscire a integrarle tra loro.

TESTI CONSIGLIATI

M. Chinery, 2010. Guida agli insetti d’Europa. Franco Muzzio Editore.
B. Holldobler, E. O. Wilson, 2009. Formiche, storia di un’esplorazione scientifica. Biblioteca Adelphi.
J. S. Huxley, 2003. La vita segreta delle formiche. Franco Muzzio Editore.
A. Raignier, 2010. Le formiche, vita e costumi. Mursia.

DOCUMENTARI E ANIMAZIONI

Ants, Nature’s secret power, 2004. OFR. (Con B. Holldobler; documentario in lingua inglese)
Z la formica, 2007. Dreamworks Animation. (Film d’animazione).
Minuscule – La valle delle formiche perdute, 2013. P.F.a. Films. (Film d’animazione)