Nuovo approccio alla biologia

Oggi possiamo accedere a un numero considerevole di informazioni in modo facile e rapido. La base culturale che se ne viene formando può risultare molto più ricca di quella di qualche anno fa. Alcuni aspetti scientifici sono noti a tutti: quelli che riguardano alcune malattie, le neuroscienze, la scoperta di nuovi pianeti, i cambiamenti climatici, persino i danni ambientali che la nostra esistenza ha operato nell’ambiente naturale da cui dipende la nostra sopravvivenza. Occorrono nuovi strumenti per orientarci nel mare infinito di informazioni e nella rosa di discipline sempre più all’avanguardia.  Anche i Musei di Storia Naturale che conservano patrimoni scientifici di incalcolabile valore stanno approntando da alcuni anni nuovi modi di comunicazione con il pubblico. Questa è rivolta non solo alle scuole, quindi a bambini prevalentemente in visita collettiva con la propria classe, ma anche ad adulti che, in un’ottica di aggiornamento continuo e ampliamento di una cultura di base sempre più articolata, desiderano affrontare, tra gli altri, temi di biologia ed ecologia. È proprio dall’interazione tra metodologie rinnovate e nuovi strumenti comunicativi che nasce il progetto Digital Diorama. Le applicazioni digitali a disposizione sono state realizzate per ragionare in un modo nuovo che, pur indirettamente, inducono. Il progetto ha un duplice obiettivo: far conoscere alcuni aspetti fondamentali della biologia, in particolare della conoscenza scientifica di ambienti naturali  lontani da quelli frequentati nelle nostre città, e diffondere un apprendimento di tipo reticolare che faciliti la conoscenza e la competenza a intrecciare temi biologici tra loro e con la vita di tutti i giorni. Chiunque avrà modo, infatti, di applicare il metodo nel quotidiano poiché gli intrecci sono solo esemplificativi e ruotano attorno a vaste tematiche, non esauribili nel tempo della fruizione del Digital Diorama (DD) che possano riaffiorare nel quotidiano e rinnovare domande, relazioni, interpretazioni, ecc.


Tecnologie digitali

Il progetto Digital Diorama consiste nella digitalizzazione di alcuni diorami di Musei di Storia Naturale italiani e nella loro trasformazione in interfacce interattive fruibili mediante la LIM ( la Lavagna Interattiva Multimediale: una risorsa elettronica che rende la navigazione favorevole all’intreccio di percorsi esplorativi creativi, all’interazione e alla collaborazione attiva degli utenti).

Una fruizione dei DD da Pc o tablet offre tuttavia altre opportunità: quella di portare avanti un  lavoro individuale in cui la concentrazione è maggiore e la libertà di scelta più rapida.

Le tecnologie digitali consentono, infatti, di mettere a disposizione supporti e dispositivi da utilizzare in modo attivo: da una fruizione lineare si può passare facilmente passare ad una fruizione reticolare e più creativa.

Con questo progetto si intendono realizzare veri e propri ambienti di apprendimento di tipo innovativo mediante un percorso creativo che può variare secondo le conoscenze e gli interessi personali.


Il Digital Diorama

Con il progetto Digital Diorama intendiamo diffondere la conoscenza dei diorami che si trovano nel Musei di Storia Naturale, sia in quanto vere e proprie opere d’arte, sia in quanto rappresentazioni di ambienti naturali che non tutti conoscono.  Obiettivo, non secondario consiste nel suggerire dei modi di pensare alla vita e ad alcune sue caratteristiche non sempre messi in evidenza nella scuola e sui media.

Un aspetto fondamentale, inoltre, consiste nel visitare gli elementi del diorama facendo, ove possibile, un chiaro riferimento alla vita di tutti i giorni.  Un contributo a quello che viene definito sense of space, in cui si riprendono azioni nel quotidiano (il gatto è un predatore, come le tigri e i leoni) o concetti (filtriamo il tè come gli animali filtrano l’acqua) che facilmente sono riconosciuti come tali e associati agli elementi del Digital Diorama.

Conoscere i viventi diventa così parte integrante, culturale, delle conoscenze di base, necessarie per una cultura in crescita: non solo nella scuola, ma anche per un aggiornamento continuo di adulti interessati.

Il Digital Diorama è stato costruito per i bambini che sono stimolati dalle novità, dalla tecnologia e dal setting pedagogico a fare domande, a porsi quesiti a discutere da pari…E per adulti che diventano via via interessati agli eventi della  vita e non semplicemente informati dai mezzi di comunicazione.


Obiettivi del progetto

Posizionare in un contesto ambientale gli elementi della vita e le relazioni ecologiche

Collegare importanti aspetti ecologici con la vita di tutti i giorni.

Confrontare gli ecosistemi locali con quelli di altre parti del mondo.

Avvicinare i cittadini alla conoscenza di aspetti, spesso trascurati in Italia, peculiari dei Musei di Storia Naturale. (evoluzione, il ciclo di vita di alcuni  animali, il pianeta terra e le città del mondo, ecc.).

Avvicinare in modo profondo gli utenti ad ambienti naturali lontani per favorire il percepirsi “cittadini del mondo”, insieme con la consapevolezza che ambienti lontani costituiscono fonti di risorse (servizi ecosistemici)  da noi quotidianamente utilizzate.


L’esperienza dei diorami

Pochi conoscono ecosistemi lontani che, forse proprio per questo, appaiono attraenti e densi di meraviglie, ma la loro immagine svanisce dopo pochissimo tempo. Si invoca la conservazione di foreste tropicali o barriere coralline, ma pochi conoscono veramente questi ambienti naturali. Proporne una conoscenza anche limitata, favorirebbe il senso di responsabilità, visto che tutti gli uomini sulla terra sono legati agli ambienti del pianeta in modo globale.

E se si devono proteggere gli ambienti naturali lo si deve fare anche da lontano.

Non era esattamente questo l’obiettivo dei primi diorami sorti quasi 2 secoli fa in alcuni dei più importanti musei del mondo. Allora si voleva farne delle rappresentazioni “colte” destinate a studiosi e a un pubblico molto selezionato ed esigente. Oggi in tutti i principali musei del mondo che li possiedono, il principale obiettivo della visita ai diorami consiste proprio nel favorire un’immersione profonda e nel promuovere una fruizione attiva. Spesso tuttavia le metodologie non seguono le indicazioni delle linee di ricerca in educazione ala sostenibilità, spesso sono adottate senza competenze specifiche nel campo dell’educazione rischiando di non raggiungere gli obiettivi prefissati.


Studiare gli ecosistemi

Sapere che la vita che ci circonda non è fatta soltanto dagli animali domestici e dalle piante dei giardini non aiuta a considerare gli ambienti naturali come un sistema complesso, come un intreccio incommensurabile di relazioni che dalla sua complessità trae  la capacità di sopravvivere alle perturbazioni e ai danni (molto spesso indotti dall’uomo).

Occorre mettere a disposizione delle persone strumenti per entrare in contatto diretto con aspetti che non conoscono.

Mettere le persone, i bambini, gli anziani, le persone che vanno al mare di fronte alla vita che si svolge nell’acqua, contribuirebbe a  rendersi conto di come sfruttiamo e inquiniamo questo ecosistema anche in conseguenza di alcune abitudini diffuse nella vita quotidiana.

Mettere le persone di fronte ad animali sconosciuti, da poter osservare con pazienza, da intrecciare con grandi temi che riguardano anche noi, significa realizzare un legame più forte, più sentito con tutta la vita sulla terra.


Aspetti di sostenibilità

Ritrovare in questi ambienti virtuali – che sono in fondo rappresentazioni di rappresentazioni – un legame con gli ambienti naturali da cui tutti proveniamo e con cui siamo in relazione per i servizi ecosistemici che ci offrono rappresenta la sfida di questa progetto. I Digital Diorama sono risorse per l’apprendimento mediante l’esplorazione e interpretazione di alcuni temi trasversali di biologia, favoriscono interpretazioni allo scopo di aprire discussioni a diversi livelli con la possibilità di intrecciarli: gli aspetti sono strettamente interconnessi tra loro. I Digital Diorama costituiscono quindi uno stimolo alla discussione con gli altri (in gruppi classe oppure in rete) e favoriscono l’apprendimento collaborativo e lo scambio creativo di idee.

Queste metodologie sono invocate da chi si occupa di educazione alla sostenibilità come  alternative ai metodi direttivi e prescrittivi con i quali le materie scientifiche, in particolar modo la biologia, sono ancora insegnate nella scuola e diffuse dai media. Applicare queste metodologie nella vita di tutti i giorni può facilitare l’acquisizione di abitudini e atteggiamenti socioculturali in una direzione di sostenibilità. L’utilizzo del DD favorisce inoltre la creatività individuale e la capacità di affrontare azioni sostenibili non tanto basate su prescrizioni quanto su scelte individuali.

Se si deve invocare un cambiamento questo non deve stare all’interno delle regole del sistema (sia esso economico o educativo), non si dovrebbero utilizzare le metodologie in atto ma modificarle radicalmente.

Per portare avanti una vera educazione alla sostenibilità non bisogna confondere l’informazione con l’educazione e tanto meno la trasmissione di nozioni con l’insegnamento.

Le istituzioni locali e nazionali, sono ben lontane da una visione complessa, sistemica che occorrerebbe per avviare alcune importanti trasformazioni. Non si possono fare innovazioni all’interno di una struttura che si vuole modificare, come la scuola, occorrono altre strade.

Quella dei Digital Diorama e dei temi trasversali che vi sono affrontati ne costituisce un esempio.